Alla fine sarà davvero il suo turno. Netflix ha deciso di non interrompere la serie tv House of Cards dopo il licenziamento in tronco del suo protagonista principale, Kevin Spacey. Invece concentreranno i loro sforzi per reindirizzare la sesta e ultima stagione intorno alla figura di Claire Underwood, interpretata sempre dalla bravissima Robin Wright. In un angoscioso e non intenzionale presagio, la quinta stagione si è chiusa con il personaggio della Wright che prendeva saldamente il potere nel ruolo di POTUS, guardava dritto nella telecamera ed esclamava: “È il mio turno.“
Non è ancora chiaro in che modo Frank Underwood sarà lasciato fuori dalla storia, ma tutti i segni portano alla morte fuori scena del personaggio.
Gli otto episodi che porteranno alla chiusura della serie “porteranno chiusura a tutti i fan dello show,” ha dichiarato il presidente di Netflix, Ted Sarandos, durante una conferenza stampa. Il mese scorso Netflix aveva sospeso la produzione di House of Cards e provveduto a tagliare tutti i ponti con l’attore Kevin Spacey, a seguito delle molteplici accuse di molestie sessuali a suo carico. Alle accuse di altri membri dello spettacolo si sono poi aggiunte quelle dei lavoratori di House of Cards secondo cui l’attore avrebbe creato un ambiente di lavoro “tossico” a causa dei suoi comportamenti e delle continue molestie.
Poche settimane fa era trapelato online un memo della Media Right Capital (una delle case di produzione di House of Cards) a tutti gli addetti ai lavori secondo il quale la serie tv avrebbe ripreso la produzione all’inizio del 2018 senza Kevin Spacey.
Al momento i rappresentanti di Kevin Spacey non hanno aggiunto altro al famoso comunicato del mese scorso secondo cui l’attore “starebbe prendendo il tempo necessario per cercare una diagnosi e un trattamento.“
Forse, tutto sommato, sarebbe stato meglio se avessero deciso di tagliare la serie e farla finita con la quinta stagione. La mia personale paura è che questa riduzione di episodi e questa morte fuori scena non renderanno giustizia a un personaggio che comunque ci ha tenuto incollati allo schermo negli scorsi 5 anni.